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 L'OTTICA ......

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Massi

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MessaggioTitolo: L'OTTICA ......   L'OTTICA ...... Icon_minitimeLun Feb 22, 2010 8:28 pm

"" QUESTO ESTRATTO VUOLE ESSERE DI ESPLICAZIONE A RIGUARDO DELLI PRINCIPI DEL FUNZIONAMENTO DELLA OTTICA PER LI FUCILI DI MODERNA PROGETTAZIONE, ABBIANO LOR SIGNORI LA COMPIACENZA E DARE GIUSTO UNA 'RIPASSATINA' IN QUANTO CARENTI DI SAPIENTIA SU COTESTO ARGOMENTO, DOPO NE SARANNO EDOTTI ""

FONTI : LA RETE........

BUONA LETTURA ! cheers


argomento spesso sconosciuto o ritenuto di ordine mistico dai più, le dimensioni si esprimono come:
INGRANDIMENTO MINIMO - (trattino) INGRANDIMENTO MASSIMO X (per) DIMENSIONE LENTE FRONTALE
qualche esempio:
3-9x40
tre-nove per (il "per" sta per il numero di ingrandimenti) 40 (mm di diametro della lente frontale)
ulteriori suffissi come E, IR, Mildot, definiscono qualità particolari dell'ottica, come adesempio il reticolo illiminabile tramite appositi led all'interno dell'ottica, o il tipo di reticolo montato

FUNZIONAMENTO:

Come si può immaginare, l'ottica è suddividibile in tre parti principali: la sezione frontale o lente anteriore, la sezione centrale o tubi, e la sezione posteriore od oculare.

nella sezione frontale dell'ottica, troviamo una lente o una serie di lenti, il cui compito è catturare la luce esterna, e dunque l'immagine, e proiettarla all'interno dell'ottica.
In generale, maggiore è il diametro della lente frontale, maggiore è la quantità di luce indotta.
Da ciò deriva il fatto che maggiore è il diametro frontale (3-9x40) maggiore è la quantità di luce catturata, e di conseguenza, maggiore è la luminosità dell'ottica, nonchè dell'immagine.

All'interno della sezione centrale, o tubi, troviamo gli organi di regolazione del reticolo di mira, posizionato al fondo di una serie di cristalli e prismi, il cui compito è riflettere e deviare la luce o l'immagine in arrivo dalla lente frontale.
muovendo le torrette, si muove un sistema costituito da un prisma e il reticolo, che a seconda dell'ottica, può essere uno stampato su un foglio metallico, o può essere inciso sul prisma stesso.
tale movimento, implica che il fascio di luce, indotto tramite questo stesso poligono, devi dalla sua traiettoria, mediante almeno un altro prisma antestante il prisma del reticolo, in maniera che la luce deviata, attraversi sempre nella sua totalità il prisma di mira esattamente al centro. (questo è il motivo per cui tarando l'ottica, e guardando successivamente all'interno di questa, il movimento del reticolo non è percepibile).
sempre all'interno della sezione centrale, troviamo gli organi di regolazione dell'ingrandimento, se presente, che muove avanti o idietro una lente, che modificando il suo punto focale, modifica l'ingrandimento.
in generale, possiamo dire che maggiore è la dimensione dei tubi, maggiore è l'angolo di regolazione ottenibile inoltre maggiore è la dimensione dei tubi, minore è la necessità di correzione del parallasse e ancora maggiore è la dimensione dei tubi, maggiore è la quantità di luce che dalla lente frontale giunge all'oculare

da questo secondo processo si giunge alla parte terminale, l'oculare, ovvero il luogo ottico dove i fasci luminosi convergono a formare un'immagine percepibile e interpretabile dall'occhio umano.

IL CORRETTORE DI PARALLASSE

come abbiamo visto, modificare il punto in cui l'ottica mira, include il movimento del prisma e quindi una variazione del tracciato seguito dalla luce. all'atto di variare l'ingrandimendo, dove presente, incorriamo in un nuovo mutamento del tracciato luminoso, il che, se non debitamente corretto, porta, nei casi più moderati ad una lieve sfocatura dell'immagine, nei casi più estremi (che si verificano proporzionalmente al crescere del delta tra l'ingrandimento minimo e quello massimo) ad una totale sfocatura dell'immagine nonchè ad uno "spostamento" ottico del reticolo rispetto alla posizione pre impostata.
il correttore di parallasse, quando azionato, mediante appositi leveraggi, e in relazione all'ingrandimento applicato, riallinea i prismi al fine di ripulire l'immagine dagli spiacevoli effetti ottici sopra citati.

written by Lo Zal edited by Mav
come emerso da una recente discussione, il ragionamento potrebbe indurci a credere che sulle ottiche con tubi da 30 il fenomeno della parallasse sia di entità maggiore.
dal momento che tutte le lenti all'interno dell'ottica sono curve, questo non può essere vero, quindi è giusto affermare che il fenomeno della parallasse dipende prettamente dall'ingegneria dell'ottica piuttosto che dalle sue dimensioni a priori.

LA LUMINOSITA'

spesso ci si domanda, quale sia il fattore determinante per il costo di un'ottica, dato che, bene o male, anche le repliche da soft air, ci consentono di mirare discretamente e di avere ingrandimenti a sufficienza.
uno dei fattori principali è la qualità dei cristalli usati. ovviamente, la qualità dei cristalli, dipende dalla qualità delle materie prime, nonchè dalle condizioni in cui la lavorazione di tali cristalli è stata svolta.
basti dire che una buona replica da SA di un'ottica (le leapers da questo punto di vista, mangiano la pasta in testa a tutti) ha una resa luminosa dell'85-90%, un'ottica "vera" ha una resa che può arrivare al 98,5% con una media del 95% (quelle da SA si attestano in media all'80%).
come dicevamo, una lente frontale grande cattura più luce, il che porta, nell'ambito del real steel o comunque delle ottiche "vere" talvolta a delle indigestioni di luce, ovvero la quantità di luce catturata, concentrata nell'oculare è tale, da risultare complessivamente maggiore della luce esterna. se questo avviene abbiamo quasi un effetto di abbagliamento, anche se gran parte del fenomeno è da considerarsi in relazione alle condizioni di luce. per questo le ottiche molto grandi sono consigliate in condizioni di scarsa luminosità

L'ANGOLO FRONTALE

per angolo frontale, si definisce l'angolo utile dal punto focale della lente verso l'esterno. maggiore è l'angolo frontale, più grande risulta l'immagine
in generale questo dipende soprattutto dalla dimensione della lente e dalla conseguente curvatura che questa può avere.
non è infatti difficile avere un grande angolo frontale, il difficile è evitare sfocature che precludano l'uso dell'angolo disponibile.

APPANNAMENTO E RIFLESSI

componente fondamentale di un'ottica è il riempimento dei tubi, che oggigiorno, sia in ambito reale che softairistico, prevede l'uso di gas inerti che impedisca il formarsi di condensa all'interno dell'ottica.

novità se non storicamente recente, quantomeno introdotta da poco, sia sul mercato delle ottiche "vere" sia su quello delle ottiche da SA, è il trattamento anti riflesso. dalla qualità di questo rivestimento, dipende una fetta di prezzo molto consistente.
caratteristica decisamente contro di questo elemento è il fatto che nel tempo tenda a sgretolarsi, lasciando spiacevoli residui sulle lenti, non tanto difficili, quanto rischiosi da grattare via per la salute della lente sottostante.

MANUTENZIONE
cosa fare, ma soprattutto cosa NON fare ad un'ottica per mantenerla sana

fondamentale nella vita di un'ottica è la manutenzione della stessa. L'unica grande cosa da NON fare assolutamente nel manutenere un ottica è eccedere nello zelo.
non mettetevi in testa l'idea di poter pulire o aggiustare un ottica da soli.
Epperchè?
perchè le ottiche vengono assemblate in ambienti ad altissimo coefficiente di umidità, in luoghi in cui la polvere non esiste al contrario di casa vostra (non per dire che siete sporchi, ma sono ambienti controllatissimi quelli) e vi assicuro che basta un peletto sulla lente focale del reticolo per mandare a zappare la vostra ottica.
Perchè usi questo tono sarcastico?
Perchè è importante che NON apriate in nessun caso l'ottica.

può capitare, nel corso di un game o del normale utilizzo, che si depositi della polvere: vetro e metallo insieme costituiscono un grande potenziale elettrostatico, che tende addirittura ad attirare la polvere e il pulviscolo in sospensione.
quando questo avviene, spesso non ci sono sostanziali ripercussioni sulla fruibilità dell'ottica, ma spesso implica che nel tempo le lenti si rovinino, se trascurate.
cosa fare?
procuratevi un panno ottico, di quelli che danno con gli occhiali, e un prodotto liquido poco aggressivo (evitate il vetril, è parecchio acido e rovina i trattamenti anti-riflesso e gli strati protettivi della lente.
piano piano, togliete la polvere con gesti lenti. non girate convulsamente lo straccetto sulla lente: se ci sono detriti polverosi verranno trascinati in giro rigando la lente, quindi molta attenzione.
un prodotto per pulire gli schermi dei portatili o dei GPS è la cosa migliore.

può capitare che della sporcizia finisca nelle torrette di registrazione.
NON smontate le torrette.
procuratevi un compressore e sparate aria compressa nella parte sporca.
meglio ancora usare una bomboletta di aria compressa per la pulizia dei computer.

è finita dell'acqua nell'ottica.
non fate nulla. non aprite, non toccate, non agitate. portatela nel negozio in cui l'avete comprata, o dall'ottico di fiducia e quello sistemerà tutto, ovviamente per una piccola ricompensa, certo più bassa del costo di un ottica nuova.

le torrette non scorrono bene.
NON mettete olio nelle torrette.
l'olio non viene più via dalle lenti e spesso ha effetti corrosivi.
tenetevi le torrette dure o portatela dall'ottico. NON prendete iniziative con Svitol, olio siliconico, olio motore, olio di semi, burro, margarina, vaselina o quant'altro. buttate via tutto se ci provate senza le giuste competenze.

l'ottica non è a fuoco.
esistono 2 registri su ogni ottica, che tutti possono utilizzare, ed un terzo che sarebbe meglio lasciare ancora una volta, alle mani esperte dell'ottico.
i due registri con cui potete giocare sono il fuoco dell'oculare, che serve a compensare ad esempio qualche diotria in meno dell'utilizzatore, e il parallasse, spiegato sopra.
il terzo registro è il fuoco della lente anteriore.
questo di può regolare ruotando la lente stessa, mediante le due scanalature ai lati opposti della ghiera che la tiene.
trovare la posizione giusta non è difficile, a patto di avere una distanza discreta sulla quale testare l'ottica.
mettete il correttore di parallasse sulla distanza massima e lo zoom al massimo anch'esso.
ruotate la lente in entrambe le direzioni finchè il punto più lontano che vedete non è a fuoco.
mediante l'azione su questa lente è possibile ristabilire la condizione iniziale di messa a fuoco.
portandola dall'ottico, questo sistemerà l'ottica su un cavalletto con dei fermi e proietterà un raggio luminoso attraverso l'ottica.
questo raggio sarà proiettato su una superficie bianca posta ad una distanza prestabilita dall'oculare.
muoverà la lente fintanto che il cerchio di luce proiettata sarà perfetto.
farlo a casa con una torcia e un foglio non è la stessa cosa.
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